Il riso è un ingrediente molto diffuso sulle nostre tavole, per diversi motivi. Innanzitutto ne esistono molte varietà che si prestano a diverse preparazioni, dai risotti ai supplì, dai budini alle minestre. Che sia integrale o raffinato, parboiled o di altro genere, ogni variante prevede tempi di cottura diversi e ha anche un sapore diverso. Ad ogni modo, il riso può anche essere utilizzato semplicemente come contorno a piatti di carne, pesce o verdure.
In tal caso, può essere semplicemente bollito o cotto al vapore. La differenza fondamentale fra la bollitura e la cottura a vapore del riso è che nel primo caso si disperdono alcuni microelementi come sali minerali e vitamine. Inoltre, il riso cotto a vapore è molto più gustoso di quello bollito. Poiché il riso non è immerso nell’acqua di bollitura che andrebbe poi scolata, per eliminare l’amido in eccesso prima di cuocerlo al vapore basta metterlo in un colino che non consenta ai chicchi di riso di fuoriuscire e poi sciacquarlo bene sotto l’acqua per qualche minuto.
Anche se esistono diversi metodi per cuocere il riso a vapore, utilizzare una vaporiera elettrica costituisce sicuramente il modo più semplice, anche se per ottenere risultati ottimali è bene seguire alcuni consigli.
Innanzitutto, è bene verificare che il modello di vaporiera elettrica che si possiede includa un contenitore apposito per cuocere il riso. In questo caso è bene utilizzare questo contenitore. Se è provvisto di coperchio, significa che il riso va coperto. In mancanza di istruzioni allegate alla vaporiera, in generale, al riso ben sciacquato va aggiunta una quantità doppia di acqua.
Ad esempio, se si vuole cuocere un ettogrammo di riso, bisogna aggiungere 200 ml. di acqua. L’acqua verrà completamente assorbita dal riso, per cui questo tipo di cottura non equivale alla bollitura, anche perché le temperature sviluppate dalla vaporiera sono inferiori ai 100 °C. È importante notare che l’acqua va aggiunta al riso anche se nelle istruzioni della vaporiera e questo dettaglio non è specificato. Dopo aver messo il riso e l’acqua nel recipiente per il riso, si può aggiungere del sale e del burro o dell’olio d’oliva. Volendo, al riso si possono anche aggiungere delle spezie.
Se nella vaporiera non è incluso un recipiente per il riso, non significa che si tratta di un prodotto inadatto a cuocere il riso a vapore, poiché, infatti, si può utilizzare un altro contenitore qualsiasi, in pyrex o in plastica per alimenti. Una volta preparato il recipiente con il riso, l’acqua e il resto degli ingredienti, bisogna inserirlo nel cestello della vaporiera e tappare il cestello stesso.
I tempi di cottura variano, poiché, come abbiamo accennato all’inizio, esistono molte varietà di riso in commercio. Per avere un’idea dei tempi necessari per cuocere il riso a vapore, è consigliabile leggere le istruzioni sulla confezione e aggiungere circa 10 minuti in più. Se il riso è ancora crudo, si possono aggiungere altri minuti di cottura un po’ alla volta, fino a quando il riso è pronto.